L’innovazione in agricoltura: uno sguardo sulla ricerca e la meccanizzazione di processi durante il convegno promosso da BCC Treviglio alla 41° edizione della Fiera Agricola

L’innovazione in agricoltura: uno sguardo sulla ricerca e la meccanizzazione di processi durante il convegno promosso da BCC Treviglio alla 41° edizione della Fiera Agricola

Durante la giornata di giovedì 25 aprile in occasione della 41° edizione della Fiera Agricola della Pianura Bergamasca, si è svolto il convegno tecnico presso l’auditorium Treviglio Fiera dedicato all’innovazione in agricoltura. La Cassa Rurale di Treviglio anche quest’anno ha orga-nizzato il meeting che aveva come focus l’analisi e la declinazione di scenari e spunti per un fu-turo del settore agricolo più tecnologico.

Il presidente della BCC Treviglio, il dottor Giovanni Grazioli ha aperto l’incontro ringraziando tutti i soci clienti e le persone presenti al convegno. Ha presentato i relatori e il moderatore dottor Gabriele Boccasile della DG Agricoltura di Regione Lombardia, ha lasciato poi la parola al presidente di Coldiretti Bergamo, Gabriele Borella:

“L’innovazione nel nostro settore è un aspetto fondamentale e la vicinanza con gli istituti di credito come la BCC Treviglio è impor-tantissimo e diventa sempre di più un pretesto per migliorare il nostro settore”.

Il dottor Boccasile ha illustrato le diverse misure sia regionali che nazionali predisposte dalla Regione con il PNRR a sostegno delle aziende che investono in innovazione.

Il primo intervento è stato tenuto dal dottor Carlo Bisaglia, responsabile della sede di Trevi-glio del CREA – IT (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, per la divisione Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari) presente a Treviglio dal 1956. La se-de trevigliese, è una delle 30 sedi dell’OCSE, ed è storicamente dedicata alla meccanizzazione per la ricerca applicata (di prestazioni, comfort, fatica ecc…) su macchine motrici, operatrici e componenti (come pneumatici, radiatori, strutture di protezione ecc…).

Il CREA è vigilato dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), ed è dotato di diversi laboratori per la prototipazione agromeccanica e il testing dei motori, inoltre la struttura vanta la presenza di due piste prove.

Il dottor Bisaglia ha presentato le ricerche in atto nella sede di Treviglio di Ingegneria e Tra-sformazione: a partire dall’automazione dell’alimentazione zootecnica (unifeed), ha poi appro-fondito il tema della guida automatica delle trattrici fino a raccontare delle mappe di prescri-zione e dei trattori alimentati a biometano.

“Dobbiamo aumentare l’efficienza e la qualità delle produzioni, utilizzando le macchine in modi migliori la meccanizzazione e l’innovazione è ciò che ha permesso alla ricerca di crescere”.

Ha successivamente preso parola il dottor Rossano Remagni Buoli, contoterzista e dirigente della ditta Buoli Attilio Snc. I due fratelli Buoli agromeccanici, gestiscono l’azienda familiare che ha come fine portare in campo la miglior tecnologia possibile per aver un risultato all’altezza delle richieste del mercato agricolo.

“Noi ricerchiamo la miglior meccanizzazione per il territorio, e questo implica notevoli competenze”, oggi infatti la loro professionalità si esprime nelle attività quotidiane che rendono la loro azienda un’impresa all’avanguardia.

L’azienda risulta essere tra i principali operatori con droni in agricoltura, una tecnologia a bas-so impatto per favorire un’attività più sostenibile. Sono sempre in aumento le applicazioni che vedono coinvolti i droni nel settore agricolo, proprio perché grazie a questa tecnologia sono possibili interventi mirati che consentono un minor impatto sull’ambiente, mantenendo un prodotto di qualità con costi di produzione ridotti nel rispetto della natura.

Il presidente Giovanni Grazioli ha concluso il convegno con un omaggio ai relatori: il simbolo del Credito Cooperativo e la consegna del libro “Il segno dell’uomo”.