“Arte e Cultura si sviluppano se una società è in grado di sostenere le proprie eccellenze”, ed è proprio questo che la Cassa Rurale BCC Treviglio si impegna a fare da sempre, premiando gli studenti più meritevoli nella tradizionale cerimonia di consegna delle Borse di Studio a soci e figli di soci, giunta quest’anno alla 24esima edizione.
L’evento, che si è tenuto venerdì 29 novembre nella suggestiva cornice dell’Auditorium della Filiale Sede, ha visto protagonisti 47 ragazzi appartenenti a scuole, età e corsi di studio diversi, uniti dalla consapevolezza che lo studio è un tassello indispensabile delle loro vite.
Ad aprire la serata, il Presidente Giovanni Grazioli e il vicepresidente Renato Gatti che, citando la Divina Commedia di Dante, ha voluto sottolineare l’importanza della conoscenza e della cultura all’interno di qualsiasi società, non solo per favorire la crescita personale dell’uomo, ma anche come potente arma contro ignoranza e pregiudizio.
Nello specifico, sono stati 18 gli studenti di scuola media superiore che hanno ricevuto il riconoscimento, 15 quelli che hanno concluso il percorso universitario conseguendo la laurea Triennale e 13 quelli che invece hanno conseguito, con i migliori voti, la laurea Specialistica.
Una Borsa di Studio, infine, è stata assegnata a una studentessa dell’Istituto Oberdan, in memoria del Dott. Ivan Arzilli – consigliere e vice presidente vicario della Cassa Rurale BCC Treviglio – che, come insegnante dell’Istituto, ha sempre creduto nell’importanza di incentivare i giovani nello studio, fornendo loro opportunità e sostegno economico e sociale.
Come ogni anno, la cerimonia diventa l’occasione per promuovere un importante tema. Questa volta la scelta è ricaduta su “sport e giovani”: basket e cultura si sono uniti in un’unica serata alla presenza del noto capo allenatore Adriano Vertemati e dei giocatori della Blu Basket, di cui la Cassa Rurale BCC Treviglio è Main Sponsor, che hanno conferito, in prima persona, i premi agli studenti.
Due ambiti così diversi uniti da profondi valori quali correttezza, integrità e gioco di squadra, che non potevano essere meglio valorizzati se non in questo contesto, ponendo l’accento sull’importanza del basket come prova del fatto che, con grinta e caparbietà, si può arrivare lontano. È la perfetta metafora della vita: simboleggia perfettamente la volontà di ciascuno di noi di migliorarsi, di salire gradino dopo gradino, la scala del proprio successo, esattamente come hanno fatto e stanno continuando a fare questi 47 ragazzi.